Ieri sul tardo pomeriggio mordendomi le unghie mi sono scheggiata un incisivo. I miei denti, il mio sorriso, la cosa più bella che ho. Da quanto ero giù di morale mi sono abbuffata, dopo aver pianto per mezzora.
Ho pianto non per il dente in sé, ma per quello che significava per me: l'aver rovinato l'unica cosa bella di mia, l'aver aggiunto un altro difetto alla mia lista.
Stamattina ho fatto mezzora di cyclette, dopo cena farò altre due ore.
Domani mattina un'altra oretta, e domani pomeriggio dentista.
Non credo mi morderò più le unghie.
Ogni volta che sembra inizi ad andar bene succede qualcosa.
per chi viaggia in direzione ostinata e contraria col suo marchio speciale di speciale disperazione e tra il vomito dei respinti muove gli ultimi passi per consegnare alla morte una goccia di splendore di umanità di verità
domenica 24 giugno 2012
Morsi avvelenati
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