martedì 17 luglio 2012

E alla fine cedo

Mi sento vuota. Mangio. Mi sento ancora vuota. Mangio ancora.
E via in questa spirale.
Ad un certo punto mi fermo: non perché sia sazia ma perché la mente riprende il controllo sul corpo e mi urla che sono una vacca, che non dovrei ingozzarmi così e che sto mandando a quel paese tutta la fatica fatta. La mattina dopo mi peso: +1,5 kg. Cazzo. Carboidrati e liquidi, immagino, ma non fa piacere.
Ci vuole controllo.
Devo arrivare a 60 kg entro settembre, NO-MATTER-WHAT.
Questa abbuffata era per colpa di LUI: so che ha avuto l'ultimo esame ieri, adesso è in vacanza. Non ci vedremo, è inutile sperarci.
Devo rifarmi una vita, e smetterla di pregare di morire.
Voglio scomparire.

2 commenti:

  1. è terribile la depressione da frustrazione.
    quel senso di impotenza diventa rabbia inespressa che sfoghi sul cibo..

    e tutto diventa vuoto.
    un vuoto che nasconde emozioni ingestibili.
    non smettere di lottare all'apatia.

    un abbraccio forte forte

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    1. Lottare all'apatia...credo sia uno dei tanti modi per osare, uno dei tanti modi per reagire.
      Io credo che il vuoto non nasconda semplicemente queste emozioni ingestibili, bensì tenti di risucchiarle a sè insieme a quelle positive, per creare un'anima vuota. Questa è apatia.
      Osare significa anche lottare affinchè questa non ci inghiottisca.
      Credo che anche il cibo sia una prima risposta contro il blocco: mangio perchè mi sto rendendo conto che qualcosa che non voglio sta prendendo il sopravvento. Mi accorgo che ho fatto una cazzata e mi punisco. Il vuoto ritorna...che cosa faccio adesso?

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